Исполнитель: | Francesco Guccini (Italiano) |
Пользователь: | ludo3981 |
Длительность: | 130 секунд |
Начальная пауза: | 35 секунд |
Названия аккордов: | Испанское (B->Si) |
Матерная: | |
Комментарии к подбору: | Нет |
Dm
Lo sento da oltre il muro
che ogni suono fa passare,
A
l'odore quasi povero di roba
A7
da mangiare.
Lo vedo nella luce che anch'io
mi ricordo bene
di lampadina fioca, quella da
Dm
trenta candele,
fra mobili che non
hanno mai visto altri splendori,
D7
giornali vecchi ed angoli
Gm
di polvere e di odori,
C7
fra i suoni usati e strani
F
dei suoi riti quotidiani:
Gm Bb
mangiare, sgomberare,
E7 A7
poi lavare piatti e mani.
Lo sento quando torno
stanco e tardi la mattina
aprire la persiana, tirare la tendina,
e mentre sto fumando
ancora un'altra sigaretta
andar piano, in pantofole,
verso il giorno che lo aspetta
e poi lo incontro ancora
quando viene l'ora mia,
mi dà un piacere assurdo
la sua antica cortesia:
"Buon giorno, professore.
Come sta la sua signora?
e i gatti, e questo tempo
che non si rimette ancora..."
C7
Mi dice cento volte
F
fra la rete dei giardini
C7
di una sua gatta morta,
F
di una lite coi vicini
Gm
e mi racconta piano,
Dm
col suo tono un po' sommesso
E7
di quando lui e Bologna
A7
eran più giovani di adesso.
Io ascolto, e i miei pensieri
corron dietro alla sua vita,
a tutti i volti visti
dalla lampadina antica,
a quell'odore solito
di polvere e di muffa,
a tutte le minestre
riscaldate sulla stufa,
a quel tic-tac di sveglia
che enfatizza ogni secondo,
a come da quel posto
si può mai vedere il mondo,
a un'esistenza andata
in tanti giorni uguali e duri,
a come anche la storia
sia passata fra quei muri.
Io ascolto e non capisco,
e tutto intorno mi stupisce
la vita, com'è fatta
e come uno la gestisce
e i mille modi e i tempi,
poi le possibilità,
le scelte, i cambiamenti,
il fato, le necessità
e ancora mi domando
se sia stato mai felice,
se un dubbio l'ebbe mai,
se solo ora si assopisce,
se un dubbio l'abbia avuto
poche volte oppure spesso,
se è stato sufficiente
sopravvivere a se stesso.
Ma poi mi accorgo che
probabilmente è solo un tarlo
di uno che ha tanto tempo
ed anche il lusso di sprecarlo:
non posso o non so dir per niente
se peggiore sia
a conti fatti
la sua solitudine o la mia.
Diremo forse un giorno:
"Ma se stava così bene..."
Avrà il marmo con l'angelo
che spezza le catene
coi soldi risparmiati
un po' perché non si sa mai,
un po' per abitudine:
son sempre pronti i guai.
Vedremo visi nuovi,
voci dai sorrisi spenti:
"Piacere", "È' mio", "Son lieto",
"Eravate suoi parenti?"
e a poco a poco andrà via
dalla nostra mente piena,
soltanto un'impressione che
Dm A7 Dm
ricorderemo appena.